Vai al bando: RLR12020012409 - Foro per la Ricerca e l'Innovazione

Lombardia, un foro di esperti per intercettare l'innovazione

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Data: 08/01/2018

Dieci esperti di livello internazionale, nei prossimi tre anni, aiuteranno la Regione Lombardia ad architettare le migliori politiche di ricerca e innovazione agganciate ai trend tecnologici e scientifici. Per creare ed espandere un ecosistema competitivo, bisogna infatti capire quali progressi impatteranno sulla società e l'economia nel medio-lungo termine e saranno i professionisti che siederanno nel Foro per la Ricerca e l'Innovazione  a indicare la via. Il processo di selezione per comporre l'organismo indipendente introdotto dalla legge Lombardia è Ricerca si è infatti concluso con le nomine, dopo la call partita lo scorso settembre, e ai prescelti non resta che insediarsi e cominciare a lavorare. David Guston, Ralf Lindner, Mario Calderini, Francesco Lescai, Denise Di Dio, Douglas Robinson, Guido Romeo, Federica Lucivero, Marzia Mazzonetto, Agnes Allansdottir opereranno nel consesso strategico, scelti con una call a carattere internazionale che   ha richiamato l'attenzione e l'interesse di esperti da tutto il mondo come sottolineato da Luca Del Gobbo, assessore regionale a Università, Ricerca e Open Innovation. Centoquarantanove candidature sono arrivate in trenta giorni, cinquantasei dall'estero, a dimostrazione dell'appeal del progetto anche lontano dai confini nazionali.

La metà dei componenti del Foro proviene rispettivamente da Stati Uniti, Danimarca, Germania, Regno Unito. Nel caso di Federica Lucivero e Francesco Lescai, tornano in Lombardia due professionisti che si sono fatti strada all'estero. Lucivero è senior researcher in Data and Ethics presso l'Ethox Centre della University of Oxford; Lescai è professore associato di genomica e bioinformatica all'Universita di Aarhus, in Danimarca.

Il team italiano, presente nel foro, annovera anche il fondatore e direttore del centro di ricerca della School of Management del Politecnico di Milano Tiresia, Mario Calderini e la managing director Denise Di Dio; Marzia Mazzonetto, consulente indipendente e in precedenza senior project manager di Ecsite, la rete europea dei Musei scientifici; Guido Romeo, giornalista esperto di Data Journalism, innovazione e politiche per la ricerca. Non è italiana ma lavora da anni nella fondazione senese Toscana Life Science l'islandese Agnes Allansdottir, laureata in Psicologia Sociale alla London School of Economics ed esperta di potenziamento cognitivo.

 Trasferta di raggio intercontinentale per David Guston, professore e founding director della School for the Future of Innovation in Society presso l'Arizona State University. Più vicini alla capitale lombarda sono invece Ralf Lindner  e Douglas Robinson: il primo, studioso di scienze politiche, è coordinatore per il technology assessment and governance del Fraunhofer Institute for System and Innovation Research; Douglas Robinson, ricercatore e consulente per le politiche dell'innovazione ed esperto di breakthrough technologies, è research fellow per il britannico Institute for Innovation and Public Purpose (Iipp).

 Spetterà ai dieci esperti suggerire alla Regione in quali ambiti stimolare l'innovazione, favorire l'allocazione di risorse per la ricerca e lo sviluppo, promuovere bandi e interventi di stimolo a favore delle startup, definire ambiti e metodi per la partecipazione pubblica, suggerire interventi a sostegno delle pmi che investono in ricerca, alimentare il dibattito su futuri sviluppi della tecnologia. La visione degli scenari dell'innovazione possibili guarda al 2021, con una road map triennale che vedrà anche il contributo dei cittadini. L'organismo indipendente dovrà quindi consigliare, indirizzare e informare l'amministrazione regionale, coinvolgere l'opinione pubblica e valutarne la sensibilità su specifici temi, e anche dedicare particolare attenzione alla governance della sicurezza digitale.

 Gli esperti che lavoreranno nell'hub lombardo dovranno monitorare progressi e sviluppi su scala globale, anche nell'ottica del trasferimento tecnologico. Contratto triennale per tutti e trentamila euro di compenso annuale per garantire alla Regione competenze e visioni per essere sempre più competitivi e non perdere il passo con altre realtà su scala continentale.

 

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Dario,<br /> il tuo assistente digitale
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